LA VECCHIA LANCIA DELTA SFRECCIAVA SOLITARIA LUNGO LA STRADA PROVINCIALE, ALZANDO LA POLVERE VERSO IL SOLE CALANTE.
“TE HANO COLPIDA?”, DOMANDÒ BANDERAS NASCONDENDO UN FILO DI PREOCCUPAZIONE.
ROSITA LANCIÒ UN’OCCHIATA INDIFFERENTE ALLA FERITA SUPERFICIALE CHE AVEVA SOTTO L’ALA; SCOSSE LA TESTA: “TRANQUILLO. NON È NIENTE.”
“ME È JUNTO AHORA EL MENSAJE: 6 MILLONES DE EURO, LOS ISRAELIOS HANNO GIÀ PAGATO. BEL CUELPO ROSITA… BEL CUELPO…”
LA GALLINA ANNUÌ: “LO SO… MA TU PENSA A GUIDARE…”
E IN EFFETTI ERA STATO UN BEL COLPO: IL SORRISO DELL’AMBASCIATORE SERBO ERA RIMASTO STAMPATO SUL SUO VOLTO PER ALCUNI SECONDI, DOPO CHE IL PROIETTILE GLI ERA USCITO DALLA NUCA.
SAREBBE STATA UN’ESECUZIONE IMPECCABILE, SE NON FOSSE CHE LE FORZE DI SICUREZZA AVEVANO TRIANGOLATO IN QUALCHE MODO LA LORO POSIZIONE, E LI AVEVANO ONORATI DI UNA PIOGGIA DI PIOMBO.
MA ERANO RIUSCITI COMUNQUE A SCAPPARE, E ORA ROSITA STAVA RIPULENDO STANCA E SODDISFATTA IL SUO BARRETT M82.
“TENEMOS MUCHA PLATA, ROSITA. PODEMOS FINIR CON ESTO LAVORO, CON EL SANGRE E CON LA VIOLENCIA… ”
“QUELLA VILLA NEL SALENTO DI CUI MI PARLAVI? NO… SAI CHE NON SONO FATTA PER METTERE RADICI. E NEANCHE TU IN FONDO LO SEI. ABBIAMO BISOGNO DEL RISCHIO, DEL BRIVIDO. È L’UNICA COSA CHE CI TIENE IN VITA. FORSE UN GIORNO VERRÀ IL MOMENTO DI CONSUMARCI CON UNA VITA BORGHESE, DI INVECCHIARE INSIEME, DI ANNOIARCI L’UNO DELL’ALTRA FINCHÉ NON RIUSCIREMO PIÙ A GUARDARCI NEGLI OCCHI SENZA PROVARE DISGUSTO. MA QUEL GIORNO NON È OGGI. DOBBIAMO CONTINUARE A CORRERE, FINCHÉ ABBIAMO FIATO, DOBBIAMO CONTINUARE A CORRERE SENZA GUARDARCI INDIETRO… E ORA ACCOSTA, VOGLIO SCOPARE, E VOGLIO CHE TU MI PRENDA SUL COFANO COME UNA PUTTANA.”
BANDERAS ASSAPORÒ L’ODORE DELLE PIUME DI ROSITA A PIENI POLMONI: SAPEVANO DI SESSO, E DI MORTE.
“ERES UNA CHICA MALA.”
phazyo 